Voi leggete questo editoriale solo nel day-after. Ma, credetemi, scrivere e provare ad esprimere pensieri lucidi dopo la gelata del "Lamberti" non è affatto facile. Io ci provo lo stesso: la Cavese doveva vincere e la Cavese ha vinto. Al termine di una partita che poteva essere portata a casa con maggiore tranquillità e con largo anticipo ma alla fine soltanto con uno "sporco" 1-0 che la rende però ancora più bella, soprattutto dopo i tre fischi del signor Manedo Mazzoni di Pisa (la cui direzione di gara ha lasciato tante perplessità). 

Come a Crotone, l'uomo dei punti è Daniele Sorrentino: se allo "Scida" ne ha regalato uno, contro il Giugliano ne porta tre facendo anche due su due in questo 2025, segnale importante per colui che è designato ad essere il centravanti della Cavese. Una partita nel segno 7: come il numero di maglia dell'autore del gol ed anche il minuto in cui lo ha realizzato, grazie ad una straordinaria girata senza neanche aver bisogno di guardare la porta prima di calciare, sentita e cercata con un destro ad incrociare perfetto, un bacio al palo per benedire quel pallone che poi si è insaccato. Un bacio dedicato anche alla curva e a qualcuno di speciale di tribuna per Sorrentino, al quinto centro in campionato, terzo gol decisivo che permette alla Cavese di salire a quota 28 punti in classifica e guardare con rinnovata fiducia all'immediato futuro. Per il resto, una partita dove - errori marchiani di Fella e Vitale in zona gol - si segnala in positivo per gli esordi di Lamberti tra i pali e Sannipoli in mezzo al campo e si evidenza il peso e l'importanza del recupero di Piana lì dietro, promosso a pieni voti, insieme ad un Pezzella per il quale non si può più fare a meno lì a centrocampo. A fine gara emblematico l'abbraccio e la grinta di Maiuri proprio verso il capitano, Sorrentino e tutti i ragazzi: questa squadra, anche contro il Giugliano, ha dimostrato di avere grande cuore e soprattutto senso di appartenenza, convinta dei propri mezzi.

Dite la verità. Chi è che oggi guarda la classifica e non sogna qualcosa in più di una semplice salvezza? Chi è che si sarebbe immaginato, dopo 22 partite, che la Cavese avesse 4 punti sulla zona playout, 8 sulla Casertana e ben 9 sul Messina*? E chi avrebbe potuto immaginare ad inizio stagione che la squadra di Maiuri con 28 punti fosse lì ad un punto da quel Trapani che tanto ha speso e sta spendendo per un progetto tecnico praticamente dichiarato fallito a metà gennaio rispetto alle ambizioni di agosto?

(*Nota doverosa sul discorso salvezza: concedetemi - con un pizzico di dispiacere - di non considerare Taranto e Turris - soprattutto i rossoblù - nel lotto delle squadre invischiate nella parte bassa: è più concreto il rischio di dover riscrivere la classifica. aldilà delle ulteriori penalità, senza una delle due - o entrambe - piuttosto che vederle rientrare in corsa per salvarsi).

La Cavese deve continuare a lavorare per la sua ambizione di inizio stagione: raggiungere la permanenza di categoria in tranquillità. Fare una tabella di marciare e fissare un punteggio da ottenere è prematuro ma il percorso è in linea rispetto al girone d'andata (4 punti in 3 partite allora, 4 punti in 3 partite adesso). E qualora si dovessero replicare quei 24 punti vorrebbe dire chiudere a 48 punti e potrebbe non essere una semplice salvezza, ma qualcosa in più. ALT! Mentre scrivo, sogno, quindi meglio tornare con i piedi per terra...

Ora non è tempo di sedersi sugli allori ma di guardare al futuro prossimo che è l'Avellino. Sarà una trasferta da vivere con tante anime biancoblù al seguito dei ragazzi di Maiuri (qualora fosse confermato il via libera, minimo 500 i biglietti disponibili per il "Partenio"). Sarà una partita dura sulla carta, vista la caratura dell'avversario che continua a cullare sogni di promozione diretta nonostante gli ultimi due pareggi che hanno complicato la rimonta per il primato. La Cavese andrà in Irpinia senza nulla da perdere e con la voglia di giocarsi le proprie carte per provare a strappare un risultato positivo che sarebbe molto prezioso. Umiltà, cinismo, sacrificio e appartenenza: alcuni ingredienti fondamentali che dovranno rispondere 'presente' sabato per provare a credere in qualcosa di importante...

Ps. Oggi niente pensieri sul mercato: tutto rimandato al prossimo editoriale. Godiamoci i tre punti e questa magica Cavese!

Sezione: Editoriale / Data: Mar 14 gennaio 2025 alle 01:00
Autore: Nando Armenante / Twitter: @NandoArm8
vedi letture
Print