Muovere la classifica. Costantemente.

Anche con un punto alla volta.

La salvezza in Serie C si conquista così. D’altronde negli ultimi anni la velocità di crociera che ha garantito la permanenza in terza serie è stata di poco superiore al punto. Nella stagione 2023/24 sono bastati 44 punti per centrare il traguardo (media 1,15), in quella precedente ne servirono addirittura 3 in meno (media 1,08).


La Cavese, col pareggio strappato ieri sera a Giugliano, si è assicurata il quarto punto stagionale, che le garantisce una sistemazione a metà classifica, con una media punti di 1,33, che in proiezione potrebbe garantire addirittura 50 punti. 


Ovviamente, niente voli pindarici. Il dato statistico, lo diciamo subito, non serve ad altro se non a sottolineare l’importanza del pareggio ottenuto contro la squadra di Bertotto, sempre ostica da affrontare tra le mura amiche. Il campionato è lunghissimo – siamo appena a inizio settembre - e la classifica è ancora tutta da costruire.

Azzardare previsioni, dopo appena 270 minuti di gioco, potrebbe esporre a (clamorose) brutte figure.


Pertanto, l’unica cosa saggia da fare, al momento, è archiviare con soddisfazione il pareggio di Giugliano e concentrarsi sulla prossima gara con l’Avellino. Altro ostacolo difficilissimo da superare, anche per lo stato mentale dei lupi irpini, costruiti per primeggiare, ma ancora clamorosamente a secco di successi dopo le prime tre gare e con la panchina del tecnico Pazienza sempre più traballante.


La Cavese è uscita dal “De Cristofaro” con un bel sei pieno in pagella. Soprattutto per quanto fatto nella prima frazione di gioco, nonostante il cartellino giallo ricevuto da Vitale all’alba della gara, che ne ha attenuato giocoforza il vigore nel pressing sui portatori di palla di casa, e le condizioni non ottimali di Sorrentino e Konate, reduci da una settimana con qualche acciacco e poco lavoro nelle gambe.


I ragazzi di Raffaele Di Napoli hanno sofferto, anche troppo, nei primi dieci minuti, sulla corsia sinistra dove la squadra di casa riusciva con facilità a creare la superiorità numerica, poi, trovato il giusto equilibrio, si sono proposti con sempre maggiore frequenza nella metà campo avversaria, andando al tiro pericolosamente con Vitale, e nulla è cambiato pure con l’uscita dell’infortunato Rizzo (sostituito da Badje) e il passaggio al 4-4-2. Anzi il finale di primo tempo è stato scoppiettante, con Fella e Maffei che hanno avuto sui loro piedi la palla del possibile vantaggio. 


La ripresa è stata meno bella, sul piano delle emozioni. Il Giugliano ha spinto sull’acceleratore, per provare a conquistare l’intera posta in palio, ma la Cavese, con ordine ed equilibrio, è riuscita a concedergli il minimo sindacale. Il pericolo più grosso è arrivato su calcio da fermo. La traversa colpita da De Rosa su tiro da fermo è stata, a conti fatti, la più grossa occasione della gara costruita dai padroni di casa, che hanno sporcato i guantoni del nostro Boffelli, tra i migliori in campo così come il pipelet di casa Barosi, solo nel finale con un piattone dalla distanza di Celeghin.


Una prova maiuscola sul piano difensivo, quella di Piana e compagni, che ha consentito di mettere in cascina il primo clean shit stagionale.
Una risposta rassicurante dopo le imperfezioni (anche fisiologiche) emerse nel corso delle prime due gare stagionali con Benevento e Crotone.


Sul fronte offensivo luci ed ombre. L’intesa tra Fella e Sorrentino, seppur a sprazzi, è venuta a fuori pure al “De Cristofaro” e fin quando sono rimasti in campo, la sensazione che potessero tirar fuori qualcosa dal cilindro è stata sempre palpabile. La scintilla, insomma, devono accenderla loro, in attesa che cresca la forma di Diop, a cui il tecnico aquilotto si è affidato anche ieri in coppia con Badje nei minuti di finali, e magari si riaffacci tra i titolari anche il talentino scuola Napoli Gianluca Vigliotti, rimasto seduto in panca negli ultimi 180 minuti.

Ricordando che in organico Di Napoli può contare anche sull’estro e la voglia di stupire di Diarrasouba, Felleca, fin qui rimasto ai margini anche a causa di un fastidio al ginocchio accusato durante il ritiro estivo, e dell’ultimo arrivato Quattrocchi.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 09 settembre 2024 alle 17:00
Autore: La Redazione
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