Nel post partita di Cavese-Giugliano, terminata con una preziosa vittoria per 1-0 degli aquilotti, mister Maiuri ha analizzato la prestazione dei suoi uomini in conferenza stampa:
 

Una vittoria importante per il percorso della squadra?
«Era una partita fondamentale per noi, decisiva per il nostro cammino. Abbiamo lavorato tanto per prepararla e siamo riusciti a portare a casa tre punti meritati. Voglio fare un grande complimento alla squadra: ha lottato, è stata compatta e ha saputo soffrire quando necessario. Tuttavia, dobbiamo essere più concreti sotto porta e chiudere le partite quando ne abbiamo la possibilità. Questo aspetto è fondamentale per crescere».

Sannipoli schierato titolare dopo diverse partite fuori dall'undici iniziale. Soddisfatto della sua prestazione?
«Sannipoli ha fatto una grande partita. Era in condizione e abbiamo deciso di dargli fiducia dal primo minuto, anche perché eravamo in emergenza a centrocampo. Ha dimostrato grande appartenenza e voglia di fare bene. È un ragazzo che ha scelto la Cavese, rifiutando offerte più vantaggiose, e questo dimostra quanto tiene ai nostri colori».

Il modulo 3-5-2 sta dando garanzie. Resterà la scelta principale?
«Il 3-5-2 ci sta dando solidità, ma questa squadra può adattarsi benissimo anche al 4-3-3, come abbiamo dimostrato in altre situazioni. La capacità di essere camaleontici è una virtù. Prepariamo entrambi i moduli in settimana e scegliamo in base alle caratteristiche dei giocatori disponibili. Con il 3-5-2 cerchiamo di essere offensivi, alzando i quinti e supportando il possesso. C’è ancora margine per migliorare, ma sono soddisfatto del lavoro dei ragazzi».

La Cavese ha mostrato resistenza mentale fino al 90'. Come valuta questo aspetto?
«La resistenza alla concentrazione è fondamentale. Non basta essere concentrati per 85 o 90 minuti, serve mantenere questa qualità anche nei minuti di recupero. Oggi la squadra ha dimostrato di avere questa caratteristica, e questo mi rende fiducioso per il futuro. Ora, però, dobbiamo subito pensare all’Avellino. Andremo al “Partenio” con umiltà, fame e grande appartenenza per dimostrare chi siamo».

La Cavese può ambire a mettere in difficoltà una big come l’Avellino?
«Assolutamente sì. Dobbiamo andare con l’atteggiamento giusto, giocando con fame e umiltà. L’ambiente che viviamo qui a Cava è magico, e dobbiamo onorarlo in ogni partita, mostrando coraggio e determinazione. Solo così possiamo competere anche contro le grandi squadre».

Un momento simbolico è stato l’abbraccio tra lei e Piana a fine gara. Cosa rappresenta?
«Piana è il capitano e rappresenta l’anima della squadra. L’abbraccio con lui è stato simbolico per tutto il gruppo, che ogni giorno lavora con grande dedizione e amore per questa maglia. Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi, che danno tutto in campo e cercano sempre di fare il meglio possibile per i colori blufoncé».

Sezione: News / Data: Mar 14 gennaio 2025 alle 13:04
Autore: Heather Vittoria Stuart Harrison
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