Tre punti.

I primi tra i professionisti, dopo tre anni e ‘spiccioli’ di mesi. Desiderati e pure tanto, dopo che al ‘Vigorito’ di Benevento erano scappati via nell’ultimo quarto di gara, dopo 60 minuti giocati con personalità e sfrontatezza. Meritati, per quanto visto in campo, per ammissione dello stesso tecnico del Crotone, Emilio Longo, al quale oltre alla professionalità e alla buona educazione, abbiamo sempre riconosciuto una cristallina onestà intellettuale. 


La vittoria col Crotone, in termini di classifica, al momento dice poco, però, come ogni ‘prima volta’, lascia in bocca un sapore dolcissimo e alimenta il desiderio di tutte le componenti – società, squadra, tifosi – di riprovare la sensazione a stretto giro.

Da una serata come quella di ieri, si possono cogliere tanti aspetti positivi.


Lo stesso Di Napoli, a fine partita, ha invitato la stampa a non soffermarsi sui ‘piccoli nei’ che pure sono emersi dal confronto con i pitagorici e a sottolineare il tanto di buono prodotto da un gruppo di calciatori che, con una certa celerità – proprio come aveva chiesto a luglio, alla presentazione della stagione, il diesse Logiudice – sta provando a diventare ‘squadra’.


Tutti promossi, gli uomini scelti da Di Napoli. Quelli scesi in campo dal primo minuto e pure i subentrati. 


C’è chi ha rubato l’occhio più di altri, ma è nel suo complesso che la squadra è piaciuta.

Sempre corta, sempre aggressiva, sempre tentata dal costruire il gioco dalle retrovie, con esiti ancora alterni, per non consegnarsi nelle mani degli avversari, più strutturati fisicamente, e far arrivare palloni ‘puliti’ ai due terminali offensivi (Fella-Sorrentino).

Rispetto a Benevento pure la tenuta fisica è migliorata, anche se in realtà al ‘Vigorito’, più che il calo organico, a penalizzare di più era stata l’uscita dal campo, per motivi precauzionali, dei due ammoniti Rizzo e Konate. Senza la loro ‘gamba’ e la loro esperienza, la Cavese si era consegnata quasi senza condizioni all’undici di Auteri. 


Ieri sera Di Napoli ha avuto un approccio più prudente con le sostituzioni. Anche per i buoni equilibri trovati dalla squadra in campo. Si è limitato a soli tre cambi, due dei quali ‘obbligati’ dagli acciacchi riportati da Sorrentino e Pezzella, ricevendo buone risposte da tutti. Citarella e Tropea hanno corso tanto cercando di limitare le avanzate finali di un Crotone indomito, nonostante l’inferiorità numerica, per il ‘rosso’ ricevuto da Tumminello.

Diop, unitosi al gruppo appena 48 ore prima e un po’ a sorpresa lanciato in campo al posto di Sorrentino, ci ha messo la buona volontà e (in qualche occasione) pure il fisico per garantire ai compagni la presenza di un terminale offensivo più fresco. Alla fine ha avuto pure sulla testa la palla del 3-1, spedita a lato da pochi passi. 


Errori, sbavature, indecisioni, verificatisi pure in altri settori del campo, piuttosto naturali in questa fase iniziale del torneo e che – ne siamo certi – con il migliorare della condizione e della ‘lucidità’ si ripeteranno sempre con minore frequenza.

Nunzio Siani

Sezione: Editoriale / Data: Mar 03 settembre 2024 alle 19:00
Autore: La Redazione
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