66 e 87. No, non è l'ambo uscito sulla ruota di Napoli nel corso dell'estrazioni del SuperEnalotto ma i due minuti che hanno deciso il pareggio tra Cavese e Team Altamura che, purtroppo, per i metelliani vuol dire rimandare l'appuntamento con il ritorno alla vittoria. Un pari che pesa - in negativo - su classifica e umore per una squadra che, anche in quest'occasione, perde due punti per strada per episodi più che per meriti altrui. Il primo episodio si verifica quando, sull'1-0, Sorrentino - a tu per tu con Viola in campo aperto - calcia addosso al portiere, ignorando al centro Vitale e non chiudendo la partita. La seconda è la conseguenza dell'errore precedente con Mane che, nell'unica vera occasione di tutta la partita per la squadra di Di Donato, trova un pareggio praticamente insperato e forse immeritato, anche per ammissione stessa del tecnico dei pugliesi a fine partita. 

Si sintetizza così questo amaro venerdì per i nostri colori. Altro commento sarebbe superfluo: possiamo imputare a Maiuri una gestione dei cambi discutibile, una mancata furbizia in determinate situazioni e sicuramente lo scarso cinismo davanti alla porta. Il Team Altamura non è una chimera invalicabile e alla fine i due punti persi sono fondamentali per quelli che erano i progetti all'inizio di questo mini-ciclo di 5 partite fondamentali per raggiungere l'obiettivo finale. 

Obiettivo che invece ha sicuramente (quasi) fallito la società per quel che riguarda il mercato. Maiuri in conferenza è apparso quasi rassegnato sull'argomento (e non si può biasimarlo assolutamente), nonostante la speranza di vedere che qualcosa si possa muovere da un momento all'altro. Non mi sento neanche di essere nella testa o nei panni del direttore sportivo Pasquale Logiudice che è colui che non ha responsibilità dell'immobilismo della Cavese sul fronte del mercato in entrata. Dunque, non possiamo che provare a rivolgerci alla massima carica societaria, ovvero il patron Alessandro Lamberti

"Caro Presidente, ti scrivo, così mi distraggo un po'...". Avevo in mente di iniziare così questa parte ma non ci riesco. 

Bastava davvero poco per fare ciò che bisognava fare e completare questa rosa. La conferenza del 5 gennaio era stata non chiara, di più: "uscite per fare delle entrate, tre" (parole sue), così per consegnare a Maiuri una squadra ancora più competitiva e magari provare ad ambire a qualcosa in più di una semplice salvezza, data la classifica ai tempi delle due dichiarazioni. Passato praticamente un mese, eccezion fatta per Sannipoli (il cui apporto si sta già vedendo), uscito Tropea, l'oggetto misterioso Quattrocchi e salutato Maffei, la Cavese rischia di rimanere con una corsia mancina totalmente sguarnita (Rizzo o Marchisano sarebbero adattati nel ruolo), ridotta nell'organico a disposizione per il tecnico e, soprattutto, senza una punta centrale degna di questa categoria (non ce ne voglia Diop). Manca forse il coraggio di prendere decisioni forti verso calciatori che si sono palesati non utili/non all'altezza della causa (Badje, per citarne un altro degli esuberi)? Sinceramente non voglio crederlo, visti i precedenti con le scelte prese da lei di cambiare le guide tecniche quando nessuno se lo sarebbe immaginato (e avendo sempre ragione alla fine).

E, allo stesso tempo, come mai quel piccolo sforzo richiesto per completare la rosa, giunti a febbraio (magari dandosi un "pizzico sulla pancia")non è arrivato? Le altre squadre si rinforzano, magari rivoluzionano ma almeno si muovono. La sostenibilità e l'equilibrio economico è in cima alle priorità, al pari del minutaggio per quel che riguarda il rettangolo verde. Ma non si rischia di tirare troppo la corda in questo modo? Ci sono ancora una manciata di ore per 'liberare' il ds Logiudice e provare a vedere se si è ancora in tempo per completare questo gruppo. Basta veramente poco e voglio credere, da buon sognatore e da tifoso (prima che giornalista) fiducioso, che ciò possa verificarsi..

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 febbraio 2025 alle 01:00
Autore: Nando Armenante / Twitter: @NandoArm8
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