Sarò sincero: ci è voluto più del dovuto per smaltire e per scrivere di quest'ennesima amarezza. Anche contro il Picerno, la Cavese non riesce a vincere e si vede 'scippare' due punti a pochi attimi dal traguardo. Un risultato che non sembrava in discussione, mai avuto una avvisaglia di pericolo, Boffelli inoperoso per 95 minuti, un avversario quasi rinunciatario. Eppure alla fine, si esce dal "Lamberti" con gli ospiti più felici dei padroni di casa. A far arrabbiare di più dell'epilogo finale, un arbitraggio ai limiti dell'irritante e con conseguenze importanti per l'1-1 finale. 

Per quel che riguarda la partita, c'è 'poco' da raccontare: non perché non ci siano state emozioni ma principalmente perché la musica è sempre la stessa e sembra quasi che non si riesca a cambiare il finale. Solo Cavese in campo, Picerno mai pervenuto, una traversa di Sorrentino, le solite occasioni sprecate, la rete di Sannipoli, la beffa finale e l'ennesima partita a maledire qualcosa che non ha fatto portare a casa i tre punti, che sarebbero stati fondamentali e pesanti visto anche i risultati dagli altri campi. Impegno e attaccamento non sono mai mancati, però si paga l'episodio anche a causa dell'incapacità di chiudere le partite, costante che viene portata avanti (tranne in qualche caso) da inizio campionato. Su questo punto di vista, è giunta l'ora di dare una sterzata netta, altrimenti i rimpianti saranno sempre di più e questo può avvenire solo cambiando l'atteggiamento mentale, di concentrazione, per i 90/100 minuti da giocare. 

La classifica ora dice 30 punti ma, come detto, ci si mangia le mani per ciò che poteva essere e non è stato. Bisogna accettare la realtà e convincersi che una salvezza tranquilla non è possibile raggiungerla (sincero, ci speravo) ma sudarsela fino all'ultimo. Pertanto bisogna dare qualcosa in più in termini di carattere per cercare di riprendere in maniera importante il cammino. Sabato ci sarà la sfida alla Turris: non parliamo di partita-farsa o facile perché, nonostante i problemi economici e le situazioni di deficit, i corallini onoreranno la maglia e dovrà essere la Cavese a conquistarsi la posta in palio e non per grazia ricevuta altrui. Questo in virtù anche di un turno che vedrà le principali rivali impegnate in match ostici (Latina-Benevento, Messina-Trapani e Casertana-Avellino) dunque conquistare il bottino pieno diventa un obbligo per cercare un ritorno ad una situazione di classifica 'tranquilla'. 

Per chiudere, permettete un pensiero anche sulla classe arbitrale. Se a Latina, Pezzopane è stato protagonista in negativo con i due rigori negati su Vitale e Sorrentino, contro il Picerno il signor D'Eusanio non è stato da meno. Se nel primo tempo si è dimostrato magnanimo sulle perdite di tempo (palesi e plateali) dei lucani, nella ripresa - dopo il vantaggio aquilotto - ha dato segnali di insofferenza e non tolleranza verso i calciatori di Maiuri e, con il passare del tempo, perdendo la bussola della partita (forse manca un rigore su Piana), arrivando al culmine di un fallo di mano netto e plateale di Maselli (già ammonito) da cartellino, 'perdonato' dal fischietto di Faenza e permettendo così al Picerno di giocarsi in parità numerica il recupero, poi fatale alla Cavese. Sorvolo sulle dinamica della punizione da cui poi scaturisce il corner del pari di Franco: mi basta pensare alla forte reazione avuta, in particolare, da Maiuri e il presidente Lamberti (mai visto così 'scomposto' nei confronti di una direzione arbitrale). Tornando all'inizio di questo pensiero, se due indizi fanno una prova, forse è arrivato di farsi sentire per tutelare il nostro club da queste prestazioni poco incoraggianti (per non dire scadenti) della classe arbitrale..

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 febbraio 2025 alle 08:00
Autore: Nando Armenante / Twitter: @NandoArm8
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