È intervenuto alla trasmissione "Aquilotti Social Club" visibile su RTC Quarta Rete il centrocampista Salvatore Pezzella. Di seguito un estratto del suo intervento: 

Cosa ha cambiato l’arrivo di Mister Maiuri?

«Con Mister Maiuri abbiamo guadagnato quella forza e cattiveria che ci mancava prima. Stiamo creando molte occasioni e finalmente stiamo cominciando a segnare, anche se arrivare alla conclusione e mettere la palla in rete non è sempre facile. Lo spogliatoio è carico di entusiasmo, e anche i tifosi ci stanno dando un supporto straordinario. Sapevo che qui avremmo trovato un ambiente caloroso e spero che questo entusiasmo continui, perché giocare davanti a questa gente ti spinge sempre a dare il massimo».

Sei cresciuto nelle giovanili della Roma, hai giocato in Serie B e in Serie C. Cosa trovi di più a Cava e cosa si può migliorare?

«Cava non ha nulla da invidiare a città più grandi. La passione della gente è incredibile, come abbiamo visto anche nella trasferta di Messina, che ci ha portato la nostra prima vittoria esterna. Per quanto riguarda l’ambiente, sento spesso dire che ci serve un attaccante, ma secondo me non è così. Abbiamo ben cinque attaccanti validi: Diarrassouba, il "ninja", ha già dimostrato il suo valore e continuerà a farlo. Peppe Fella, il nostro capitano, corre per 100 minuti senza fermarsi mai. Vigliotti, pur essendo un 2005, ha mostrato di avere le "palle", sfidando difensori più esperti e fisici. Diop, con il suo gol a Messina, è stato decisivo, e Sorrentino lo conosciamo tutti, anche se è infortunato al momento. Quindi, non credo che ci serva un altro attaccante. Piuttosto, dobbiamo migliorare nella finalizzazione, ed è qualcosa su cui lavoriamo ogni giorno con il mister, che è un grande motivatore. Stiamo andando nella direzione giusta».

Cosa è cambiato da Di Napoli a Maiuri?

«Devo ringraziare Di Napoli, perché è stato lui a ridarmi fiducia lo scorso anno, quando, sinceramente, avevo perso un po’ la voglia di giocare. Con Maiuri, invece, abbiamo un’idea di gioco più chiara. C'è più organizzazione, siamo più aggressivi in avanti, e lui ci ha dato tante indicazioni per sviluppare il nostro gioco. Vuole che la squadra costruisca dal basso, con il pallone che passa sempre attraverso il play. E per me, che amo giocare in questo modo, è davvero il massimo».

Cosa ti ha lasciato di negativo l’esperienza ad Avellino, soprattutto con Mister Pazienza?

«Quando sono andato ad Avellino, ero entusiasta, perché c’era un progetto interessante e un grande direttore come Perinetti, che già conoscevo da Siena. Non ho nulla contro la tifoseria, né contro la squadra, ma il mio rapporto con l'allenatore non è stato dei migliori. Non per motivi disciplinari o comportamentali, ma perché tra noi ci sono stati degli accordi che poi non sono stati rispettati, e questo ha generato molta frustrazione da parte mia. È stata una stagione difficile, ma fortunatamente i miei compagni mi sono stati vicini. Quando sono arrivato a Cava, avevo tanta voglia di riscattarmi e di dimostrare il mio valore. Ora voglio canalizzare tutta quella rabbia positiva in campo, per la Cavese e per i tifosi, e dimostrare la persona e il giocatore che sono».

Cosa pensi di Juan Quattrocchi?

«Juan è un ragazzo che si allena sempre con grande impegno, ha molta qualità e conosce bene l’italiano. La differenza tra il calcio argentino e quello italiano è evidente, ma lui si sta adattando. Ovviamente, le scelte le fa l’allenatore, ma Juan è un giocatore importante per noi, e sono certo che avrà il suo spazio. È un attaccante esterno, ma può giocare anche come mezz’ala. Ha tutte le carte in regola per farsi valere».

Quali sono le differenze con lo scorso campionato in questo Girone C? Quale squadra ha una marcia in più e dove vedi la Cavese?

«Non sono il tipo da fare pronostici, sono molto scaramantico. Però posso dire che quest’anno il Girone C è molto più equilibrato rispetto alla scorsa stagione. Non c'è una squadra nettamente più forte delle altre, come lo era la Juve Stabia dello scorso anno, che pur facendo un buon calcio, ha avuto anche molta fortuna. Oggi vedo il Benevento come una delle squadre più forti, perché ha un mix di esperienza e gioventù che lo rende competitivo. Ma occhio all'Avellino, che secondo me alla lunga sarà una delle pretendenti alla vittoria del campionato».

Il tuo obiettivo futuro è rimanere a Cava?

«Il mio obiettivo è concludere questa stagione nel miglior modo possibile. Ho un contratto con l'Avellino e sono qui in prestito, quindi a fine stagione dovrò tornare. Però, come si suol dire, nel calcio mai dire mai. Vedremo cosa succederà».

Ti aspettavi questa classifica all'inizio della stagione? E che gara ti aspetti contro il Trapani?

«Francamente, non pensavo che saremmo stati così in alto in classifica, considerando che siamo una squadra nuova, giovane e poco esperta. Ma nelle ultime partite abbiamo dimostrato grande maturità, come nella vittoria contro il Foggia, dove siamo stati bravi a gestire il risultato. Il Trapani non sta facendo una stagione all'altezza delle sue potenzialità, ma ha comunque una squadra forte. Non dobbiamo assolutamente sottovalutarli. Sarà una partita dove dovremo mettere il doppio dell’impegno, della voglia e della forza che abbiamo messo nelle ultime partite. L’obiettivo è portare a casa i tre punti e continuare su questa strada, mantenendo alto l’entusiasmo che ci sta accompagnando».

Sezione: News / Data: Mer 06 novembre 2024 alle 19:34
Autore: Emilio Socci
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