«Non siamo riusciti a mantenere un impegno contrattuale con il mister, nonostante una promessa iniziale d’intervento. Il presidente ha spiegato in conferenza stampa i motivi di questa scelta, evidenziando che la strategia di ottobre era diversa da quella attuale. Il mercato di gennaio è sempre particolare: per fare operazioni di alto livello servono risorse importanti, che noi non avevamo. Abbiamo comunque portato a casa Sannipoli, ma solo grazie alla sua volontà e ai sacrifici fatti da entrambe le parti. Per arrivare a lui abbiamo rinunciato a due calciatori».  

«È vero che il presidente aveva parlato di tre entrate e tre uscite, ma per acquistare giocatori di livello avremmo dovuto cedere elementi altrettanto importanti. Abbiamo ricevuto sei offerte per alcuni dei nostri giocatori, uno addirittura richiesto dalla Serie B. In un momento abbiamo pensato di sacrificare Konate per generare un budget per un attaccante, ma alla fine ho ritenuto che le condizioni non fossero vantaggiose per noi»

.  
«Sul mercato non potevamo fare grandi operazioni. La nostra forza è stata trattenere i giocatori più importanti. Per esempio, lunedì sera una squadra ha fatto un’offerta per Sorrentino, ma abbiamo resistito. Stiamo continuando a puntare sui giovani: abbiamo preso un 2005, sostituito Barba con un 2003 e dato fiducia a Verde, un giocatore che in passato ha esordito in Serie A. Gli acquisti non devono vincere le partite da soli, ma integrarsi in un gruppo già solido.Siamo una delle squadre che fa più minutaggio con i giovani, seconda solo al Benevento, e lo facciamo con 2003-2004-2005, non con 2002 come altre squadre».  

«A inizio stagione avevo detto chiaramente che l’obiettivo era la salvezza, anche all’ultimo minuto dei playout. Non era un voler mettere le mani avanti, ma un’analisi basata sull’esperienza. Siamo in linea con il percorso previsto, forse anche più avanti. Abbiamo 29 punti, avremmo potuto averne qualcuno in più, ma la squadra è viva e competitiva. Mister Maiuri ha scelto la Cavese, pur avendo altre offerte. Ha capito che la situazione non dipendeva da nessuno in particolare, ma da vincoli oggettivi. A livello economico, ci sono parametri da rispettare come l’indice di liquidità».  

«Nonostante le difficoltà, club di vertice hanno cercato i nostri giocatori, eppure abbiamo scelto di non cedere. Affrontiamo il campionato con dignità e lavoro quotidiano, compensando i limiti economici con idee e programmazione. Dobbiamo raggiungere l’obiettivo perché è fondamentale per la Cavese. Chiedo alla piazza compattezza: le critiche dei tifosi sono legittime, ma bisogna isolarsi dalle polemiche sterili sui social. L’anno scorso abbiamo vinto anche grazie al sostegno del pubblico nei momenti difficili, e oggi serve lo stesso spirito».  


«Sannipoli è un giocatore importante, è stato un acquisto non facile e dobbiamo ringraziarlo per aver scelto noi. Credo fortemente in questo gruppo, che ha commesso pochi errori e merita fiducia. Abbiamo valutato la cessione di Konate per avere risorse sul mercato, ma alla fine ho ritenuto che il rapporto qualità-prezzo delle alternative non fosse conveniente. Quattrocchi è arrivato a fine mercato per una serie di situazioni, ma sta avendo difficoltà ad adattarsi al nostro campionato, come sta accadendo anche nella Juventus».  

«Nel mercato di gennaio i tifosi si aspettano rinforzi di livello, ma ho già spiegato che non era possibile. Abbiamo fatto scelte mirate, prendendo un 2003 al posto di Barba, un 2005 come terzino sinistro e una punta centrale che deve ancora trovare la condizione ideale. Anche Maffei, pur essendo un calciatore bandiera, ha trovato meno spazio e aveva un ingaggio importante, quindi la sua uscita è stata inevitabile per fare spazio a Sannipoli.  Sul tema dello stadio, non posso rispondere: io sono un lavoratore della società e rispetto le decisioni prese a livello gestionale. Questa stagione è cruciale perché abbiamo cambiato molto, ma la base è solida. Molti giocatori hanno contratti biennali, quindi non sarà necessario rifondare la squadra da zero. I giovani stanno crescendo e si stanno adattando al livello della Serie C».  


«Abbiamo ottenuto risultati importanti, come contro il Crotone in dieci uomini, ma anche sconfitte come quella contro la Turris. Non ci siamo mai lamentati, nemmeno quando ci sono mancati tre difensori o tre attaccanti. Abbiamo subito episodi sfavorevoli, come il secondo gol del Monopoli e dell’Avellino in fuorigioco, o il rigore dubbio contro il Trapani. Però non ci siamo mai pianti addosso».  


«Non abbiamo mai avuto la necessità di vendere, altrimenti avremmo ceduto Sorrentino, che è stato richiesto a lungo dal Cerignola e dal Catania. Questo dimostra che stiamo facendo un buon lavoro. Per il futuro, tutto dipenderà dai programmi della società. Il prossimo anno potrebbe essere un’altra storia, anche perché finalmente avremo una base solida su cui costruire».  

Sezione: News / Data: Ven 07 febbraio 2025 alle 11:34
Autore: Ugo D'Amico / Twitter: @DAM_Ugo1996
vedi letture
Print