Nell’appuntamento settimanale con con B.B.B.Break Bianco Bleu sul profilo di Voci Metelliane Aquilotto é intervenuto il difensore della Cavese Manuel Peretti, il quale ha risposto così alle domande degli interlocutori in diretta web con lui.

Sulla partita di sabato

«Eravamo consapevoli della difficoltà dell'incontro, perché questo campionato è ricco di squadre di alto livello, noi compresi. Abbiamo preparato la partita al meglio e siamo riusciti a centrare l’obiettivo: i 3 punti. In campo volevamo dare tutto, lasciando sangue e sudore per tutti i 95 minuti.»

Sul suo ruolo

«Giocare in una difesa a 3 o a 4 comporta alcune differenze, ma i concetti fondamentali restano invariati. Sono ormai 5-6 anni che milito nel calcio professionistico e, nonostante abbia giocato in piazze importanti, ho sempre cercato di dare il mio contributo alla squadra, spesso come jolly difensivo.»

Sulla crescita personale e il contributo della squadra

«Le mie prestazioni stanno migliorando grazie anche alla squadra, perché in campo siamo in 11. Il nostro capitano, Luca Piana, con la sua esperienza, mi sta aiutando a curare alcuni dettagli, quindi preferisco parlare di una crescita collettiva piuttosto che individuale.»

Sulle difficoltà iniziali contro il Latina

«Nei primi minuti abbiamo avuto qualche difficoltà nel prendere le giuste misure sui loro uomini, ma il mister ha fatto una grande intuizione cambiando qualcosa nella nostra fase di uscita. Superata l'apprensione iniziale, nel reparto difensivo mi sono sentito sempre più sicuro, e minuto dopo minuto ero convinto che non avremmo subito gol.»

Sulla gestione dei minuti finali

«Siamo una squadra giovane, ma nei minuti finali dobbiamo imparare a gestire meglio il pallone. Le partite sono sempre molto combattute e, verso la fine, è inevitabile che gli avversari spingano di più. Dobbiamo essere pronti a rispondere colpo su colpo e spezzare il ritmo con maggiore intelligenza. Anche contro l'Avellino ci abbiamo provato fino alla fine, ma purtroppo loro hanno segnato al 95'. È il calcio, ci sono anche gli avversari. Lottare fino all’ultimo secondo lo capisco bene, perché lo scorso anno con la Recanatese siamo retrocessi subendo un gol al 95'. Sono situazioni che emotivamente ti segnano, ma si possono evitare solo con l’esperienza e il tempo.»

Sulle soluzioni per migliorare e segnare più gol

«In questo momento ci mancano i gol, non le occasioni. Il calcio è così: a volte si segna con tiri sporchi, altre volte si fatica a segnare anche sulle palle più semplici. Abbiamo attaccanti che possono far male e un centrocampo di qualità; lavorando, troveremo la via del gol con maggiore continuità e concretezza.»

Su come il Direttore Logiudice lo ha convinto a venire a Cava de' Tirreni

«Quando mi hanno contattato, mi hanno dato una grande opportunità. Conoscevo già Cava de' Tirreni, avendoci giocato contro quando ero al Palermo, e avevo sentito parlare del calore del tifo. Quest'anno volevo ritrovare quel fuoco che solo i tifosi sanno trasmettere. Avevo altre proposte, ma la Cavese mi ha convinto di più, sia per il calore della piazza che per la storia del club. La scelta è stata facile.»

Su mister Fabio Levacovich

«Nel mondo del calcio, si parla spesso di altre realtà. Conoscevo mister Levacovich sia a Recanati che a Palermo, e nei momenti di confronto si parlava di piazze del Sud come Cava de' Tirreni, una delle più menzionate per il calore e la passione dei tifosi.»

Sul prossimo avversario, il Picerno

«Il Picerno è una squadra ben attrezzata e da un paio d'anni sta costruendo solide basi a livello societario e tecnico. Lo scorso anno hanno fatto bene e quest'anno stanno facendo ancora meglio. Sappiamo che sarà una partita difficile su un campo complicato. Loro hanno giocatori di qualità, alcuni dei quali ho già incontrato in passato. Nonostante il nome possa non essere altisonante, il Picerno è una delle squadre più temibili del campionato, senza nulla da invidiare alle grandi corazzate.»

Sezione: News / Data: Gio 03 ottobre 2024 alle 10:05
Autore: La Redazione
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